Il sesso si può programmare?
Uno dei motivi per cui le coppie ricorrono sempre più spesso al terapista è la differenza di libido: cosa fare, infatti, quando uno dei due smette di pensare al sesso o ci pensa meno frequentemente?
I motivi sono diversi e non sempre immediatamente individuabili ma, come affermano gli esperti, l’importante è sempre parlarne insieme, evitare di far sentire il proprio o la propria partner sbagliato o in colpa e arrivare a una sorta di negoziazione, tra cui la programmazione.
Secondo molti studi infatti, la spontaneità sessuale potrebbe essere sopravvalutata, soprattutto in rapporti di lunga data, dove la scintilla non scatta più come un tempo.
Insomma il sesso si può programmarlo, un po’ come si fa con la partita con gli amici, la seduta dal parrucchiere o l’appuntamento con l’estetista.
E se qualcuno dovesse avere qualche dubbio in merito, esiste uno studio molto interessante di una psicoterapeuta della York University, Kat Kova, che precisa come programmare il sesso possa diventare un modo alternativo di giocare con la propria libido, trasformando un rapporto consumato e un po’ fiacco, in un una nuova sfida eccitante, e dove, a dispetto della pianificazione, ci si ritrova a scoprire un impulso passionale inaspettato.
Infine una buona programmazione permette di giocare d’astuzia, scegliendo un abbigliamento più sexy, creando l’ambientazione giusta e una piacevole sensazione di attesa.
E poi, diciamolo, tentar non nuoce!
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